La Val d’Elsa

 

Certaldo- Itinerario 7

 

1. ITINERARIO: Certaldo Alto - S. Maria a Collina - S. Giorsolè - Mugnano - S. Gaudenzio a Ruballa - Rogai - Il Pozzo - S. Lazzaro - Certaldo.


2. DESCRIZIONE SINTETICA

Anche questo percorso ricco di "vedute " favorisce la scoperta di una delle caratteristiche geologiche del territorio certaldese: i calanchi. Ma non è solo questa natura "selvaggia" che attrae: percorrendo il sentiero a tratti costeggiato da vigneti, scopriamo anche interessanti insediamenti alto-medioevali.

3. DESCRIZIONE DETTAGLIATA

Certaldo Alto. Km 1,2. Il percorso inizia a Certaldo Alto, sotto l' arco di via delle Mura, dalla quale si esce percorrendo una strada asfaltata in discesa che conduce ad un parcheggio. Oltrepassato quest' ultimo la via diventa bianca con belle vedute su Certaldo Alto. Si continua in salita per poi ritornare in piano fino ad una stazione di pompaggio del metano. All' incrocio con la strada proveniente dal casale il Torrione si chiude l' anello del percorso n° 5.

- (segnavia a km 0,0 - 0,4 - 0,8 - 0,9 - 1,2) Bivio stazione di pompaggio metano.

- Km 2,3. Si prende a destra in leggera discesa su stradello sterrato dal fondo in buone condizioni per superare, lasciandolo sulla destra, il casale di S. Maria a Collina e, a sinistra, un incrocio ed un casale abbandonato. Con facili saliscendi si costeggiano campi lavorati delimitati da cartelli della bandita di caccia dell' Azienda Agricola Canonica. Per circa 300 m si continua in discesa a lato di un canneto e fra coltivi, in vista di alcuni calanchi. Lasciato lo stradello che prosegue a destra fino a una colonica, si volta a sinistra all' altezza di una piccola costruzione agricola, per immettersi in una poderale che, dopo aver attraversato una zona a pioppi con siepi di rosa canina, diventa erbosa e sale ripidamente fino ad una grossa cisterna per acqua. Mantenendosi sulla sinistra si continua a salire attraversando un vigneto fino al crinale da dove si vedono le case di S. Giorsolè. Puntando verso un grosso cipresso, sempre salendo sulla destra e su tracce di sentiero, si passa un coltivo per circa 20 m e, tenendosi a sinistra, si arriva alle case di S. Giorsolè.

- (segnavia a km 1,2 - 1,5 - 1,6 - 1,7 - 1,9 - 2,3 - 2,5 - 2,7 - 2,8 - 3,2 - 3,25 - 3,4 - 3,5) S. Giorsolè. Nei pressi di S. Giorsolè sono stati rinvenuti alcuni frammenti di terrecotte del periodo ellenistico e romano a testimonianza che, fin da quella epoca, vi erano, dispersi sul territorio, numerosi piccoli villaggi rurali come stanno a dimostrare anche i nomi di alcuni toponimi di origine latina quali: Maiano, Sciano, Mugnano, Bagnano, Nebbiano.

- Km 1,2. Si percorre la strada bianca con alcuni saliscendi fino all incrocio con un' altra asfaltata, proveniente dalla fattoria Mugnano. Si prosegue ora passando tra le case di Mugnano fino al termine della via dove è posta la villa Del Sole. La possibilità di passare sulla sinistra, costeggiando la zona dei calanchi, non esiste più in quanto le ultime recinzioni della villa, poste sul limite dello strapiombo dei calanchi, non permettono di passare in condizioni di sicurezza. Le alternative attualmente sono due:
1) Si consiglia di chiedere cortesemente ai proprietari di poter attraversare il giardino della villa per poi ritrovare il sentiero.
2) Scendere lungo la strada comunale asfaltata per poi, al primo bivio, girare a sinistra e risalire tramite la via che segue il Botro del Fossato fino al quadrivio di S. Gaudenzio a Ruballa.

- (segnavia a km 3,5 - 3,7 - 3,9 - 4,1 - 4,3 - 4,5 - 4,7) Mugnano.

- Km 1,4. Superata la suggestiva zona dei calanchi, si percorre una poderale che arriva alla chiesetta di Casale. Da qui un' ampia strada bianca conduce, tramite saliscendi e una svolta a destra, al quadrivio di S. Gaudenzio a Ruballa.

- (segnavia a km 4,7 - 4,9 - 5,0 - 5,1 - 5,2 - 5,4 - 5,6 - 5,8 - 6,1) Quadrivio S. Gaudenzio a Ruballa. S. Gaudenzio a Ruballa è stato uno dei tanti villaggi rurali che in età precomunale facevano parte del territorio certaldese. La chiesa, dedicata a S. Gaudenzio, era il centro vitale del piccolo paese chiamato comunemente anche Bacìo.

- Km 3,0. Al quadrivio si prende la strada in salita per S. Gaudenzio a Ruballa, tralasciando a sinistra l' itinerario n° 2 proveniente da Villa Sticciano e a destra la via asfaltata che riporta a Certaldo. Percorsi 400 m si arriva alla suggestiva chiesetta di S. Gaudenzio a Ruballa per proseguire, con numerosi saliscendi, per una strada costeggiata da filari di cipressi che, successivamente, diviene bianca. Dal paesaggio collinare, caratterizzato dai tipici calanchi, emerge una secolare quercia, vero e proprio monumento vegetale. Dopo un casale inizia una ripida salita che con alcuni tornanti conduce in località Rogai sulla strada provinciale che unisce Lucardo a Certaldo.

- (segnavia a km 6,1 - 6,2 - 6,4 - 6,5 - 6,7 - 7,0 - 7,1 - 7,5 - 7,9 - 8,1 - 8,4 - 8,6 - 8,7 - 8,9 - 9,0 - 9,1) Bivio SP Località Rogai.

- Km 3,5. Al bivio con la strada provinciale, dal traffico non intenso ma veloce, si gira a destra in direzione di Certaldo e si percorre circa 500 m fino alla deviazione sulla sinistra, in località Il Pozzo, per S. Lazzaro. Qui si gira a sinistra passando a lato di una bella villa. Per strada bianca con ai lati cipressi, si perviene all' antico borgo di S. Lazzaro. Lo si supera per proseguire fino al casale Spade Corte e, di qui, in discesa, per una poderale che passa tra vigneti, fino a Casolare sulla strada comunale che unisce Certaldo a Marcialla.

- (segnavia a km 9,1 - 9,2 - 9,6 - 9,8 - 10,1 - 10,3 - 10,5 - 10,6 - 10,7 - 10,8 - 11,0 - 11,3 - 11,5 - 11,6 - 11,8 - 12,0 - 12,1 - 12,2 - 12,3 - 12,4 - 12,45 - 12,6) Bivio SC Certaldo-Marcialla (ponte torrente Agliena).

- S. Lazzaro è un piccolo agglomerato rurale che nel medioevo aveva una pieve dedicata a S. Leonardo poi consacrata a S. Lazzaro. Nei secoli XII-XIV aveva sotto di sé ben dodici chiese dipendenti che le dettero particolare ricchezza. La struttura ecclesiale romanica è probabilmente del XII secolo. L'interno è suddiviso in 3 navate con pilastri quadrangolari, alcuni dei quali parzialmente affrescati nel '400 da Cenno di Francesco di ser Cenni. Le tre absidi, decorate da arcatelle sorrette da piccole mensole alternate a lesene, sono di influsso lombardo. Durante recenti restauri si sono scoperti resti di una piccola cripta che porta, nella parete posta davanti l' abside, interessanti motivi a nicchie che risentono dell' architettura monastica. Di elevata importanza anche i resti di un chiostro, la torre campanaria, rifatta nella parte superiore, e alcune case poste a lato della pieve che, probabilmente, sono "nate" nello stesso periodo.

- Km 4,4. A poche decine di metri dal ponte sul torrente Agliena, si gira a destra in direzione di Certaldo (per chi fosse interessato, proseguendo a sinistra in direzione di Marcialla, si possono visitare le località di Villa Canigiani, Riparbello, Nebbiano e la torre di Pogni). Si continua fino all' incrocio con la provinciale Montespertoli-Certaldo dove si gira a sinistra in direzione di quest' ultimo. In breve si ritorna alla piazza del Comune di Certaldo.

- (segnavia a km 12,6 - 13,2 - 13,9 - 14,45 - 14,5 - 14,7 - 15,1 - 15,5 - 15,9 - 16,2 - 17,0) Certaldo





Lunghezza percorso 17,0 km
Tempo di percorrenza A piedi: ore 5.
Dislivello totale del percorso 242 m.
Periodi di svolgimento tutto l'anno
Modalità di svolgimento trekking, cavallo, mountainbike

 

Sito realizzato da Adriano Assedi come prova finale del corso "Realizzare siti web con Dreamweaver" tenuto dal web-designer Massimo Ciotta, presso il Trovamici di Empoli, gennaio 2009.